giovedì 21 maggio 2015


   Cucina napoletana ha radici che risalgono all'antichità greca e romana. Si è arricchita nel corso dei secoli dal contributo delle varie culture che, a sua volta, dominavano la città e il suo hinterland. La creatività dei napoletani stessi è stato fondamentale per lo sviluppo di una varietà di piatti e ricette che oggi compongono il patrimonio culinario napoletano.
  A causa del ruolo di capitale del regno di Napoli svolto dalla città, cucina napoletana ha anche incorporato molte delle tradizioni culinarie della Campania, producendo un equilibrio tra la terra e gli ingredienti provengono dal mare.

Reperti archeologici a volte forniscono informazioni sulle tradizioni culinarie del periodo greco-romano. Tra gli indizi circa i gusti del periodo classico comprendono diversi piatti di origine greca che rappresentano pesci e molluschi, che indicano che questi prodotti della pesca sono stati consumati al momento. Numerosi affreschi di Pompei sono cesti di frutta, fichi, melograni. All'interno della Villa Poppea è un dipinto di un dolce che non è possibile indovinare la composizione.
Probabilmente può essere fatta risalire al garum romano tipico acciughe sforzare Cetara, ricorda preparazioni agrodolci caratterizza la cucina di Apicio e antichi romani, come l'uso di aggiungere uvetta asciugare ricette salate come la pizza di Scarola o braciole al ragù. La scapece termine che definisce una preparazione tipica di zucchine marinate e menta, potrebbe derivare dal latino ex Apicio.
L'uso di grano per la preparazione della pastiera, un dolce tipico preparato per le vacanze di Pasqua, potrebbe avere un significato simbolico legati al culto di Cerere e di riti pagani celebrati durante il periodo dell'equinozio di primavera. Struffoli natalizi prendono il loro nome dalla parola greca στρόγγυλος, Strongylos, cioè di forma rotonda. La parola della pizza finalmente deriva probabilmente da pinsa, participio passato del verbo pinsere latino, che significa piatta.
Lucullo aveva a Napoli, tra i monti Echia e l'isolotto di Megaride, uno splendido palazzo dove oggi sorge il Castel dell'Ovo. La villa era circondata da mare e Lucullo aveva costruito nella zona, stagni di pesce per l'allevamento di pesci, soprattutto murene, che comprendeva un menù sontuoso banchetto organizzato dal capofamiglia.




pasta & fagioli


mousakas

buon appetito

kali orexi.